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NON PASSA MOZIONE REVOCA AUMENTO TARSU
Sciacca, 05/06/2010 |
Non passa la mozione d’indirizzo del Popolo delle libertà con cui si impegnava il sindaco a revocare con estrema urgenza la propria determinazione del 30 aprile scorso con la quale è stata aumentata in misura pari al 35 per cento la tassa sui rifiuti solidi urbani per l’anno 2010. Nel corso di un articolato dibattito consiliare dedicato interamente alla discussione sull’aumento della Tarsu, sono emerse posizioni abbastanza contraddittorie anche nella maggioranza, ma alla fine è prevalsa la forza dei numeri e seppure in maniera risicata (13 contrari e 12 favorevoli, più 2 astenuti) ha avuto la meglio la compattezza della coalizione che sostiene Vito Bono. Quattro ore di confronto piuttosto acceso, tutto improntato sulla difesa del provvedimento da parte del sindaco e sulle accuse di manovra eccessiva da parte dell’opposizione. Vito Bono, introducendo il tema, ha ribadito quanto ha fatto in questi giorni, e cioè che l’unico modo per equilibrare il bilancio ed evitare di fare tagli su servizi essenziali, è quello di mettere mano ai tributi, ed in particolare alla Tarsu. Pdl, Udc e liste civiche, hanno posto l’accento sull’eccessiva percentuale di aumento, dichiarandosi pronti a sottoscrivere una rivisitazione del provvedimento se fosse stato limitato ad un aumento del 20 per cento. Ma nessuna delle proposte dell’opposizione è stata accolta dalla maggioranza, pur con alcune posizioni critiche, come quella di Mimmo Sandullo e Michele Patti della lista civica “Leali per Sciacca”, che si sono astenuti dopo avere affermato che non condividono un aumento così considerevole ma che ritengono indispensabile coprire i buchi del bilancio. Dal Pdl, accuse forti nei confronti dell’amministrazione: “Si aumentano le tasse e non si interviene sui costi che il Comune affronta per i rifiuti – ha detto Calogero Bono – c’è stato negli ultimi anni un incremento elevato di risorse trasferite alla Sogeir, di questo nessuno parla”. Smentite le voci che nella maggioranza si stia studiando la possibilità di presentarsi alla seduta consiliare dedicata all’esame ed all’approvazione del bilancio di previsione, con una proposta che possa consentire una riduzione dell’aumento e la individuazione di altri canali da cui attingere le risorse finanziarie che servono a pareggiare i conti. E durante il dibattito, c’è chi, come il consigliere Pippo Turco, ha parlato senza mezzi termini della necessità che il sindaco si dimetta. La seduta si è conclusa con la bocciatura della mozione d’indirizzo, ma il confronto tra le due parti politiche non è affatto concluso: prosegue infatti la raccolta di firme da parte dei partiti di opposizione, poi se ne tornerà a parlare in occasione della seduta dedicata all’esame del bilancio di previsione.
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