Viaggio nella storia di Sciacca |
Regno di Carlo III° di Borbone (1734-1759)
Durante il regno di Carlo III, fondatore del regno borbonico, a Sciacca, come in altre città marinare, fu istituito il Consolato del Mare, specie di tribunale che dipendeva dal Tribunale dei commercio dell 'Isola che aveva sede a Palermo e aveva il compito di favorire il commercio. Un trattato di pace e di libera navigazione, stipulato nel 1740 con l'impero ottomano, favori, la ripresa del commercio marittimo già avviata, come s' è accennato, durante il regno di Carlo VI d'Austria.
Il Primo agosto 1748 veniva abolita la Capitaneria d' armi della città e veniva affidato al Comune il compito di continuarne le funzioni. Assunto Carlo III al trono di Spagna (1759) e succeduto al regno di Napoli Ferdinando IV ( III di Sicilia ), Sciacca, dopo un primo periodo di pace, durato oltre trent'anni, scoppiata la rivoluzione francese, fu coinvolta dalle circostanze politiche nelle vicende storiche del regno, che costrinsero due volte re Ferdinando a cercare rifugio in Sicilia sotto la protezione della flotta inglese, e partecipò alle ansie del regno per timore di un' invasione francese dell'isola. Per la difesa della città da eventuali sbarchi di francesi sulle spiagge saccensi, il senato di Sciacca (cioè il magistrato comunale questo titolo aveva ottenuto nel 1782 in riconoscimento dei meriti della città sempre fedele al sovrano, sede di nobiltà e ragguardevoli personaggi ) provvide ad armare le milizie urbane venivano consolidati e muniti di pezzi di artiglieria i bastioni e fortificato il caricatore.
Abolita l' antica divisione amministrativa dell' Isola in tre Valli e istituite le province
sull' esempio francese, Sciacca viene assegnata alla provincea di Girgenti ( Agrigento ) e, come distretto, diventa sede del Sottointendente.
Quando, cessato il terremoto napoleonico, re Ferdinando, ritornato al potere ( l' 8 dicembre 1816 si proclamava re del regno delle due Sicilie ), annullò la costituzione siciliana che il Parlamento, sostenuto dagli Inglesi che presidiavano l' Isola, decretato il 18 giugno 1812, Sciacca partecipò vivamente alle cospirazioni. Come tante altre città
d' Italia, anche la nostra città ebbe la sua vendita carbonara che fu detta I liberifigli selinuntini. Le riunioni avevano luogo specialmente nel convento di S. Domenico e ne era l'animatore un giovane frate domenicano, Saverio Friscia.
Tratto dal libro "Sciacca Terme - Guida Turistica di Salvatore Cantone" |